A stilare questa classifica sono i pediatri italiani che, su iniziativa del mensile OK-salute, assegnano le bandiere verdi alle spiagge migliori d’Italia per le famiglie con prole al seguito, da 0 a 18 anni. Innanzitutto l’arenile della località deve essere molto ampio, dotato di ombrelloni sufficientemente distanziati l’uno dall’altro e di attrezzature riservate ai più piccini. Un’attenzione particolare, poi, è data alla composizione della sabbia che deve essere fine e deve digradare dolcemente nel mare, caratterizzato da fondali bassi e acque chiare e pulite. Sulla spiaggia, inoltre, deve essere sempre presente una squadra di soccorritori e bagnini in caso di emergenze. Una località “bandiera verde”, oltre alla spiaggia, deve poi avere diverse strutture pensate per la famiglia: ristoranti, pizzerie, gelaterie e parchi giochi per l’intrattenimento di bambini e adulti. Dunque anche servizi e comodità per i genitori perché, dicono i pediatri: «Quando stanno bene i genitori stanno bene anche i bambini». L’indicazione della commissione che ha scelto le località da bandiera verde è stata dunque quella di preferire le spiagge attrezzate, in cui i genitori possano divertirsi, mentre i bimbi sono “al sicuro”, impegnati tra parchi giochi e attrezzature ad hoc completamente sicure.
Quali sono gli elementi che determinano se la spiaggia è Bandiera Verde?
La sabbia è meglio dei sassi, e dev’essere pulita perché i bambini possano usarla per il gioco costruendo castelli di sabbia. Più spazio tra gli ombrelloni per giocare, presenza di giochi colorati, acqua limpida con ingresso al mare digradante, spiagge con assistenza di bagnini, bar nelle vicinanze per spuntini e per scaldare il biberon, spazi per cambiare il pannolino e allattare.